I social? Meglio non averli così non devo gestirli

I social? Meglio non averli così non devo gestirli

Qualche mese fa abbiamo avuto un incontro con un importante imprenditore, una persona che già conoscevo e che reputo molto intelligente. L’obiettivo dell’incontro era fargli capire l’importanza della comunicazione e del marketing nonostante la sua azienda continui a generare fatturato e marginalità anche senza l’utilizzo dei nuovi media.

Spesso ci ritroviamo di fronte a questo scenario:


Se l’azienda è in “salute” l’imprenditore non sente la necessità di investire in comunicazione e marketing.

Se invece naviga in cattive acque spesso non ha budget o preferisce non investire le esigue risorse rimaste rimanendo inerme in attesa di un miracolo.


Ma torniamo all’incontro con l’imprenditore, anzi alle settimane prima, in cui nei diversi briefing in ufficio elaborammo la strategia e le azioni migliori da proporre.

La strategia era così composta:

Analisi dei presidi aziendali

  • Sito internet
  • Presidi social media
  • Presenza sulle mappe di Google
  • Link in entrata e in uscita
  • Menzioni su media online
  • Ecc…

Analisi dei concorrenti

  • Chi sono
  • Cosa fanno
  • I presidi dei concorrenti diretti e indiretti

Bozza piano di comunicazione e marketing

  • Tone of voice
  • Linee di prodotti
  • Restyling comunicativo
  • Connessione con clienti e utenti finali

Insomma, c’era un’analisi veloce ma completa sull’azienda e sui mercati di riferimento. Senza entrare nel dettaglio di ogni punto, la riflessione che vorrei affrontare oggi in questo articolo riguarda i social e l’approccio di molti imprenditori.

È molto probabile che per avere un business avviato e piuttosto importante in termini di fatturato ci si trovi di fronte a persone con almeno 40/45 anni.
Tenendo conto di questo, possiamo anche dire che, come me, non fanno parte dei nativi digitali:

  • non sono nate con Internet
  • hanno visto però nascere i social e tutto quello che circonda i social e il web marketing.

Questo significa che diventa più difficile per loro pensare a questi come strumenti diretti e indiretti di vendita. Diventa difficile pensare ai social non solo per il cazzeggio, ma come strumento per mantenere la connessione con il proprio target.

i social come gestirliMa torniamo al racconto: iniziamo la nostra presentazione e, una volta arrivati alla sezione social, l’amico imprenditore evidenzia subito una obiezione che mi sorprende e inizialmente ci spiazza:

NON ABBIAMO PROFILI SOCIAL PER SCELTA. GUARDA COSA È SUCCESSO ALL’ACQUA “SAN BENEDETTO”, SONO STATI MASSACRATI SUI SOCIAL E, I MEDIA, NE HANNO PARLATO TANTISSIMO!

Quest’affermazione è senz’altro vera ma, come ogni cosa, va interpretata.

I punti critici del caso San Benedetto sono stati:

  • hanno avuto realmente un problema di contaminazione in alcune bottiglie d’acqua;
  • tantissimi Media, TV, internet, radio ecc…hanno parlato del lotto contaminato di San Benedetto;
  • trattandosi di acqua è normale che si cerchi di avvisare il maggior numero di persone della possibilità di ingerire acqua non potabile;
  • la pagina Facebook di San Benedetto è stata presa d’assalto dai cosiddetti “leoni da tastiera”;
  • molti social, blog e testate giornalistiche online non controllate da San Benedetto ne hanno parlato tantissimo.

Ma:

  • tramite comunicati stampa, San Benedetto ha spiegato in modo più o meno chiaro che il fatto era esterno ai cicli produttivi dell’azienda;
  • il social media manager di San Benedetto ha potuto rispondere alle richieste degli utenti, nello stesso tempo tranquillizzandoli, almeno quelli che hanno usato un tono educato (giusto lasciare perdere i cosiddetti hater con i quali spesso è difficile discutere);
  • ogni giorno da anni, a parte questo episodio limitato, San Benedetto comunica il proprio brand attraverso lo strumento di comunicazione più diretto che al momento esista, Facebook, questo punto è importantissimo;
  • ogni giorno tiene ingaggiati i quasi 100.000 fan alla pagina, ricordando che San Benedetto è la loro acqua preferita insieme a tutte le altre bibite che commercializza;
  • ogni giorno ingaggia a prezzi irrisori attraverso Facebook decine di migliaia di persone che potrebbero aver desiderio e bisogno dei loro prodotti.

i social come gestirli 02

 

Quindi è lampante come NON SIA UNA STRATEGIA CORRETTA DECIDERE DI NON AVERE I SOCIAL PER EVITARE SITUAZIONI COME QUESTA, anzi!

Avere i propri presidi social permette di avere sotto controllo la situazione.

Senza pagina Facebook, San Benedetto sarebbe comunque stata inondata di mail, messaggi e quant’altro, ma senza avere alcun controllo.
Dalla pagina invece, l’azienda ha potuto decidere dal vertice la linea da tenere e rispondere per cercare di spiegare l’accaduto.

Più il target di riferimento è numeroso, maggiore è l’esposizione ad ogni tipo di situazione, ma oggi non è più possibile – lo sottolineo – pensare di rimanere nascosti per evitare, in un modo o nell’altro “lo scontro”: la discussione o il semplice dibattito va affrontato prima di essere travolti.

Sono stati tanti i casi in cui le aziende si sono trovate nella stessa situazione dell’azienda San Benedetto, a volte a causa del messaggio comunicato, a volte soltanto per il modo in cui è stato interpretato il messaggio, per errori sul prodotto, per problemi tecnici, per l’assistenza inesistente, per ritardi di consegna… insomma per tantissime cose, ma nessuno di questi punti deve portare a dire NON ABBIAMO PROFILI SOCIAL PER SCELTA.

Ognuno di noi deve rispondere a questa domanda:

È meglio avere sotto controllo la situazione, essere al corrente di cosa sta succedendo avendo la possibilità di rimediare ogni tanto a situazioni spiacevoli, oppure non sapere niente, sperando che le cose si sistemino da sole come per magia?

Alla fine son riuscito a convincere il mio amico imprenditore, oggi è decisamente soddisfatto del progetto e i risultati che la sua nuova comunicazione sta portando al brand aziendale è tangibile. Un BRAVO a lui che si è ricreduto e che ha creduto in noi.

Voi invece in quale situazione vi trovate?

Se non l’hai già fatto, leggi gli altri nostri articoli, in particolare non perderti “Facebook: Chi, come e quando usarlo per la tua azienda”, lo trovi cliccando qui.

Se sei un imprenditore che non si accontenta, se vuoi un’analisi approfondita su come la tua azienda viene trovata e vista dai tuoi potenziali clienti, contattaci da qui.

A presto con il prossimo articolo
Piersandro.

 

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